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Quali sono le cause dell’infarto e come intervenire

Sicuramente avrete visto in qualche film, serie televisiva, spettacolo teatrale o servizio al telegiornale di come tutto si è svolto in un attimo. Una tranquilla giornata di sole, quattro passi all’aria aperta per far respirare un po’ la mente quando ecco che, all’improvviso, un passante sente un formicolio acuto al braccio sinistro, una piccola paralisi, una fitta lancinante e poi si accascia a terra con le mani al petto. La stessa cosa può anche verificarsi al termine di uno sforzo fisico prolungato, purtroppo lo sanno anche molti giovani calciatori che sono purtroppo morti sul campo durante la partita.

Questa è, in sostanza, la rappresentazione visiva di un infarto della quale tutti noi, più o meno, abbiamo abbastanza chiaro in mente. Ma che cos’è esattamente un infarto, quali sono le sue cause principali e, soprattutto, come è meglio intervenire?

L’infarto è dunque la necrosi del tessuto muscolare del cuore causata dalla mancanza di ossigeno a questo muscolo, ma può anche estendersi causando a sua volta ulteriori conseguenze più gravi. La mancanza di ossigeno e di sangue è poi dovuta all’ostruzione, sia parziale che non, delle arterie coronarie e dei principali vasi sanguigni.

Tra le principali cause dell’infarto è possibile trovare l’aterosclerosi (perdita di elasticità e accumuli di grasso, colesterolo e simile al loro interno), la pressione alta, il diabete, l’essere fumatori, la vita sedentaria, l’obesità, la professione che si svolge, le dislipidemie come l’ipercolesterolemia o l’ipertrigliceridemia ed anche l’età in base al sesso. Pare infatti che ne siano più soggetti gli uomini sopra i 50 anni e le donne sopra i 60.

Se poi, come recita il celebre adagio, “prevenire è meglio che curare”, allora va detto che la soluzione è più semplice di quello che sembra. A partire dal limitare i vizi come il bere e le sigarette, è opportuno fare un po’ di moto e seguire una dieta bilanciata senza eccedere in grassi e calorie. In sostanza bisogna adottare uno stile di vita sano e dei controlli periodici dal medico non sono assolutamente da dimenticare.

Infine, per quanto riguarda l’intervento, la cosa migliore è sempre quella di chiamare i soccorsi e attenderli vicino all’infartuato evitando che si agiti ulteriormente.

Ma va detto che i recenti dispositivi DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) sono il prodotto perfetto per salvare delle vite e, pensate, non serve neanche essere dei medici o aver ricevuto un addestramento dato che sono dotati di istruzioni vocali ed è il defibrillatore stesso a regolare l’intensità della scarica elettrica.

Inoltre li potete trovare nelle vie e nelle piazze più “passeggiate” oltre che nei principali uffici pubblici e negli impianti sportivi.

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